Brevi interviste a insegnanti talentuosi

Brevi interviste a insegnanti talentuosi

Intervista doppia ai nostri due nuovi insegnanti Luigi Pistillocorso avanzato di chitarra elettrica, ed Angelo Gualanotastiere, synth e computer music, che vi aspettano entrambi venerdì 12 settembre 2014, alle ore 17, presso la Scuola di Musica Novecento per due workshop gratuiti nel corso dei quali potrete vederli all’opera e ricevere tutte le informazioni necessarie per partecipare ai loro corsi.

1. Qual è la molla più importante che deve scattare in un allievo per partire col piede giusto nello studio di uno strumento musicale?

-Per quanto mi riguarda Amore, Passione e Rispetto per la Musica NON sono optional, sta comunque anche a me come insegnante far sì che questi “valori” diventino “patrimonio” del ragazzo che intraprende lo studio della Musica, risponde Luigi Pistillo, chitarrista professionista e turnista per Baccini, Bracco di Graci, Maler.

-Senz’altro la “passione” e la consapevolezza che lo strumento è, o sta per diventare, una “longa manus” della propria anima. Scoprire che lo strumento è “strumento” per esprimersi, un bellissimo mezzo per comunicare attraverso quel magnifico e sempre emozionante linguaggio che è la musica, dice Angelo Gualano, autore, arrangiatore per l’Etichetta Kicco Music di Milano e produttore.

2. Qual è l’ingrediente segreto per stupire chi ti ascolta mentre stai suonando?

Essere se stessi, sempre. Esprimersi ed essere veri. La passione, l’amore per una cosa traspare e si trasmette senza bisogno di alchimie particolari. Un musicista vero lo riconosci anche da una sola nota messa al punto giusto, nel momento giusto, parola del M° Gualano.

-Secondo me il concetto di “stupire” è sbagliato. A mio parere la musica è amore e condivisione, quindi essere se stessi, non aver paura di lasciare fluire libere le emozioni di sicuro ci metterà nella modalità “condivisione on”, condivide il maestro di chitarra.

3. Per perfezionare il proprio personale percorso stilistico bisogna avere più tecnica o più anima, Angelo?

-L’una è a servizio dell’altra! Non c’è tecnica vincente senza anima. L’anima, a sua volta, ha bisogno della tecnica per poter esprimere tutte le sue sfumature e tutti i suoi colori più reconditi.
E tu Luigi, cosa ne pensi?

-L’emozione viene sempre prima, solo che molti confondono emozione con “pochezza”… Sorrido quando sento criticare gente che si sacrifica studiando ore e ore tutti i giorni giudicandoli freddi e poco espressivi. Lo studio meccanico, la conoscenza della teoria, dell’armonia, ci permette “in real time” di trasformare le nostre emozioni in musica. Bisogna però ricordarsi che non siamo “ginnasti” ma musicisti. Spesso si tende a suonare tante note o a fare 3000 sostituzioni di accordi più come esercizio di stile che come reale funzionalità musicale.

4. Le band prima o poi si sciolgono. Falso mito o cruda realtà, Angelo?

-Le band possono anche sciogliersi, l’importante è che non finisca il desiderio di mettersi in gioco attraverso il confronto con gli altri. Gli altri sono sempre una risorsa speciale e nella musica ancora di più. Non si finisce mai d’imparare e mettere insieme le proprie esperienze e conoscenze, anche tecniche, con altri compagni di viaggio rende lo stesso ancora più entusiasmante. Del resto la musica, come la facciamo oggi, è fondata sull’armonia e questa presuppone la presenza di più suoni insieme che, anche quando dissonanti, sanno stare bene insieme!

5. Quanto è importante ascoltare musica per un allievo? Emulare i propri musicisti preferiti è un vizio o una virtù, Luigi?

-Per me l’ascolto è importantissimo. La musica è un linguaggio. Un bambino impara a parlare ascoltando i genitori e per emulazione, non certo legge prima un libro di grammatica. Non puoi pretendere di assimilare un linguaggio solo con delle regoline senza ascoltare. Ad esempio studiare Jazz, Pop, Rock o qualsiasi altro genere musicale senza l’ascolto dei grandi maestri lo trovo controproducente e una perdita di tempo. Ricordo i miei maestri al conservatorio quando studiavo Jazz, ci dicevano di ascoltare tantissimo e di “trascrivere”. Ecco, secondo me quello è stato un grandissimo insegnamento.

 

Grazie Angelo e Luigi. Vi aspettiamo venerdì 12 settembre 2014, alle ore 17, presso la Scuola di Musica Novecento per i due workshop gratuiti, aperti a tutti, sulle vostre rispettive materie di insegnamento!

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